I fallimenti esistono. Ma non fanno paura

Viviamo in una società in cui l’idea del fallimento è bandita. L’idea della caduta è bandita. Si propongono modelli di perfezione, irraggiungibili, irrealistici. Ma è una società ipocrita, cioè falsa, perché ciascuno sa (più o meno consciamente) di non essere perfetto, conosce le sue cadute e anche le sue cattiverie, ma le nega, ed è pronto a crocifiggere e condannare pubblicamente chi inciampa e cade e non può più nascondersi (dinamiche di proiezione e capro espiatorio). È come pensare segretamente “meno male, lui è peggio di me: che se la prendano con lui!”.

Appena una persona pubblica cade, la TV la crocifigge. La società costruisce le strade che portano ai drammi, ma poi la stessa società crocifigge chi li compie. Ipocriti. Quando si condanna un altro, ci si vuole segretamente autoassolvere, ci si dice “io non sono così”. E invece lo siamo. è falsamente liberante dare la colpa a qualcun altro. L’altro, invece, ti fa da specchio: sei anche tu così, o puoi diventarlo.

Se sei uno di quelli che non può più negare i propri fallimenti gioisci. Il fallimento fa parte della vita di tutti. Chi lo nega non impara, non cresce, non si trasforma, non vive. Per te che non puoi più negarlo – perché troppo grande o evidente – il fallimento può diventare un’occasione, l’opportunità di un incontro, di una vita nuova. Incontriamo piccoli e grandi fallimenti: nella salute, nella mente, nel lavoro, nello sport, nello studio, nella coppia, nella famiglia, nelle relazioni, nella morale, in tutti i nostri desideri irrealizzati… Dobbiamo imparare a riconciliarci con i nostri fallimenti.

Ci sono troppe aspettative sui nostri ragazzi: di essere bravi, di riuscire… sono giuste, ma a volte li condannano a un peso segreto: quello di non potere sbagliare. Quando cadono, allora, si disperano, perchè si scoprono imperfetti o perfino cattivi.

Insegniamo loro, invece, che si può fallire, che ci è concesso. Che ci è sempre data una seconda possibilità. E poi un’altra ancora. Che anche noi abbiamo fallito, e ci siamo rialzati. Che fallire fa parte del processo. Che fallire non significa essere un fallito.

Qui un bel video sul “fallimento” nello sport:

https://www.youtube.com/watch?v=EyOgBY6zV_8

Psicologo clinico

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