ALCUNI PREGIUDIZI SULLO PSICOLOGO (comici ma anche tragici!)- “Se vado dallo psicologo ho qualcosa che non va, ho dei problemi….”. Rispondo: no, non hai niente che non va. Questo è il pregiudizio più antico e ignorante! Tutti noi – e ripeto tutti – attraversiamo momenti nella vita in cui abbiamo possiamo avere bisogno, ma non c’è proprio nulla di cui vergognarsi! Prendersi cura di sé, anche del proprio benessere emotivo, è cosa lodevole, non vergognosa. Perché non dovresti concedertelo? Pensi forse ancora che dallo psicologo ci vanno i matti? Che banalità. Se stai meglio tu, staranno meglio anche le persone che hai accanto: lo fai per te e anche per loro, te lo assicuro. – “Andare dallo psicologo è inutile se hai dei buoni amici (o “coach/counselor”) con cui parlare”. Rispondo: non è proprio la stessa cosa. Ovviamente avere dei familiari e degli amici che ci stanno accanto e con cui potersi aprire e parlare è una risorsa importantissima. Però avere un colloquio con uno psicologo non è proprio la stessa cosa: lo psicologo è un professionista che svolge un lavoro per cui è preparato (laurea, tirocini, esame di Stato, lavoro su sé stesso, confronto con colleghi, supervisioni, aggiornamenti continui…). A volte non si può/non si riesce a parlare di certe cose con le persone più vicine, proprio perché toccano questi rapporti. – Lo psicologo appare un po’ come un guru, un “salvatore”. Rispondo: il vero professionista è sempre anche molto umile. Non si sostituisce a te. Lo psicologo non è capace di leggerti la mente, non ti manipola. Ti affianca, cammina con te, soffre con te, fatica con te, ma non svolge il “lavoro” al tuo posto. Solo tu puoi farlo. Ma non sei costretto a farlo da solo! – “Se vado dallo psicologo chissà cosa succede, cosa scopro, aiuto…”.Rispondo: lo scopo dello psicologo è favorire il tuo benessere emotivo, non torturarti! La persona rimane sempre estremamente libera (anche di non andare più!). Se tu non vuoi, lo psicologo non può fare proprio niente, non ti costringe, non ti forza! Il lavoro psicologico può essere a tratti anche faticoso ma sempre e comunque più di ogni altra cosa è liberante! E magari scopri anche qualcosa di bello di te che non conoscevi! – “Andare dallo psicologo costa caro”. Rispondo: È vero, i colloqui hanno un costo. Ma io ti invito a pensare a questo aspetto come a un investimento. Ti chiedo: vuoi investire sulla tua crescita umana e psicologica, cioè sulla tua vita e sulle tue relazioni? Il compenso ha anche una funzione terapeutica: ti senti “degno” di investire su di te e sulla tua vita? O non lo fai perché – sotto sotto – ti senti indegno, in colpa se lo fai, inutile, senza speranza…? Pensaci.