Adolescenti

L’adolescente (e alcuni in particolare) si trova ad affrontare un “terreno difficile” perchè ha davanti a sé diversi compiti evolutivi per nulla facili e scontati.

I cambiamenti fisici – innanzitutto – non sono sempre facili da accettare, soprattutto perchè spesso avvengono velocemente; quasi sempre l’adolescente soffre di bassa autostima, non si piace, non vede il bello di sé. Anche un atteggiamento “sbruffone” può mascherare una fragilità nel percepire sé stesso come degno di amore e di valore. Il corpo a volte può diventare un nemico contro cui combattere o il campo di battaglia in cui si esprimono conflitti interiori.

L’adolescente deve costruire e consolidare la propria identità: non è facile non essere più un bambino (avendone a volte nostalgia) ma nemmeno un adulto (attratto e spaventato allo stesso tempo dalla libertà e dalla responsabilità del “diventare grande”). L’adolescente è chiamato a formare la propria identità sessuale, a conoscerla e apprezzarla. “Fughe in avanti” con comportamenti pericolosi possono mascherare insicurezze, bisogno di piacere a tutti i costi e paure. La sessualità è un dono meraviglioso ma anche prezioso, da imparare a conoscere, apprezzare e gestire.

L’adolescente deve spesso rinegoziare il rapporto con i propri genitori e la propria famiglia: scalcia per la propria autonomia ma, allo stesso tempo, sente tutto il bisogno dell’affetto e del sostegno dei suoi cari; e non è semplice per lui fare sintesi tra questi due estremi che da grande imparerà a tenere uniti. L’adolescente è “preso” nelle prime importanti relazioni sentimentali: inizia a giocarsi su un terreno importante e delicato, dove può incontrare felicità ma anche ferite e traumi.

Per l’adolescente è fondamentale giocarsi nel gruppo dei pari, dove può emergere la sua iniziativa e generosità ma dove può anche sperimentare il bullismo e la competizione che umilia. Per l’adolescente, nella società di oggi, la stima di sé è spesso sostituita dalla “popolarità” nei social network. Ma il cercare di essere “popolare” a volte serve solo per coprire un senso di vuoto e di solitudine profondi. Un rendimento scolastico difficoltoso può a volte nascondere una fatica più profonda.

L’adolescenza è un’età meravigliosa ma spesso idealizzata dagli adulti, che la rimpiangono come “età della spensieratezza”. In realtà, per chi la vive, può essere carica di fatiche e conflitti, insieme a potenzialità e gioie. La cronaca, purtroppo, a volte, ci sbatte drammaticamente in faccia questa verità. Anche per i genitori “tenere insieme gli opposti” che caratterizzano gli adolescenti non è facile. Bisogna sostenere senza sostituirsi. Accompagnare senza invadere. Esserci ma anche lasciare andare. Incoraggiare tenendo a bada la propria paura. Lasciare cadere ed aiutare a rialzarsi. Suggerire ma anche permettere di sbagliare. Perdonare tanto, tantissimo. Amare, sempre. A volte, quando necessario, un sostegno psicologico può aiutare l’adolescente (o il genitore) che attraversa questa fase, nell’accompagnare questi passaggi verso un’evoluzione positiva.

Psicologo clinico

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